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Barbara Colombo

Barbara Colombo (Vimercate 1969) decostruisce il corpo dei suoi monocromi, risultato di sovrapposizioni di materiali diversi, riducendoli a un miscuglio di frammenti legati alla parete e gioca anche con l'inganno visivo presentando ciò che in realtà è pesante come leggero. La leggerezza intesa in senso semanticamente ampio. Liberarsi dal peso delle cose, della materia, della densità, vale come metafora della funzione dell'arte, che ci libera momentaneamente dalla gravità della nostra alienazione esistenziale. C'è poi il desiderio di superare l'onere, l'ipoteca dei canoni, qualunque essi siano, in nome di una libertà di sperimentazione davvero incondizionata si compie questo percorso di riduzione, diradamento, perdita parziale

 
"Senza titolo" 2020, dettagli

 "Senza Titolo" 2018
tecnica mista su carta di riso

 

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 Vista dell'installazione, 
"Senza titolo" Argento, 2014
Senza titolo" 2020
tecnica mista su carta di riso

 

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