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Ignazio Mortellaro 

Ignazio Mortellaro (Palermo 1978) vive e lavora tra Palermo e Noto. Lo studio della realtà, attraverso i suoi fenomeni e ritmi, è il cardine della ricerca artistica di Mortellaro.
Grazie alla sua formazione di architetto e ingegnere, le sue opere coniugano l'interesse per molte discipline come la scienza, la filosofia, la musica e la letteratura. Il disegno gioca un ruolo centrale nell'opera progettuale, come strumento privilegiato di sintesi e ragionamento.
La produzione dell'artista è eterogenea, poiché utilizza diversi media (scultura, disegno, fotografia, video e installazione) per analizzare il complesso rapporto tra uomo e natura. Una rielaborazione minimale e complessa che ridefinisce anche gli strumenti tecnici di misura inventati dall'uomo, come carte geografiche e astronomiche, pendoli, figure geometriche e compassi. Tra le mostre personali Matṛ - मात (2020), Siamo due abissi, un pozzo a fissare il cielo  (2018), A piedi nudi escono dalle sabbie lunari  (2017), Heaven Abolished (2015) e 'Apar (2014) con la galleria FPAC Palermo | Milano, e mostre collettive in spazi museali come Fondazione Merz di Torino, Museo Riso d'Arte Contemporanea della Sicilia, Kunst Merano, Delaware Contemporary di Wilmington e Museo Civico di Castelbuono. Opere di Ignazio Mortellaro sono presenti in diverse collezioni private e pubbliche, come il Parco Archeologico di Siracusa dove è collocata la preminente scultura del Momento Capovolgente. Nel 2017 fonda Radiceterna Arte e Ambiente, piattaforma di ricerca e promozione dell'arte contemporanea, con la quale cura una serie di mostre (Allora & Calzadilla, Katinka Bock, Björn Braun) e una collana editoriale edita da Hopefulmonster (Torino). Il progetto prevedeva anche la creazione di una biblioteca gratuita sui temi dell'Arte e della Natura. Durante l'articolazione delle opere di Ignazio Mortellaro c'è sempre della musica in sottofondo e, a volte, anche il suono diventa parte dell'opera stessa. Il suo interesse per la musica lo porta a fondare nel 2008 il collettivo Oblivious Artefacts attivo tra Palermo, Roma e Berlino, che gli permette di curare il concept grafico di diverse etichette discografiche.

Particolare "Coralli".

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“I coralli” (2020)
gesso su tela, ottone

100 x 100 cm e 80 x 100 cm

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“Land X - Finistère” (2016)
Ferro, filo di nylon, chiodi, legno
130 x 70 cm

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In collaborazione con Galleria Francesco Pantaleone

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